Elezioni Paritetiche: Stefano Greco

Elezioni Paritetiche: Stefano Greco

7 Maggio 2023

Il 9 e il 10 maggio si vota per il rinnovo delle rappresentanza studentesca in seno alle Commissioni Paritetiche Docenti-Studenti dell’Università degli Studi di Salerno. Abbiamo intervistato Stefano Greco, candidato per la lista “RUN Salerno – LINK FISCIANO” alla Commissione Paritetica del Consiglio Didattico di Lettere e membro dell’associazione studentesca Link-Lettere.

Come valuti l’offerta formativa del dipartimento in cui ti candidati? Quali sono le criticità che riscontri? E che soluzioni pensi di attuare?
Una delle nostre proposte, pubblicata anche sui social, è quella di istituire la possibilità di valutare il comportamento della commissione d’esami. Nel corso di laurea di Lettere viviamo una situazione difficile sugli spazi, è frequente che, condividendo i nostri luoghi con il corso di laurea in Lingue, dopo una lezione non ci sia un aula dove rimanere a studiare. La nostra proposta storica è quella dell’aula studio itinerante ovvero cercare un luogo e renderlo riconoscibile per tutti gli studenti e le studentesse che in quel determinato giorno cercano uno spazio in cui studiare. Altre criticità: ci sono molti esami che potrebbero essere scomposti in più esami o istituire delle prove intercorso per ridurre il carico di studio.

Nel vostro programma elettorale, chiedete di introdurre un questionario di valutazione del comportamento tenuto dalle commissioni d’esame durante le sedute. Da quali presupposti nasce questa richiesta? In che modo pensate di strutturare questi questionari?
I questionari sarebbero sull’impronta di quelli che il corpo studentesco già sostiene sugli insegnamenti. Lo scopo non è quello di creare conflittualità coi professori, ma è per comprendere come si possano strutturare in maniera più adeguata gli esami. Anche questi questionari andrebbero sulla piattaforma personale di ogni studente. La proposta deriva dall’idea maturata durante la nostra assemblea pensando al fatto che già i corsi di studio (che sono un luogo vissuto da docenti e studenti) sono sottoposti a dei questionari. Questa cosa può essere fatta anche nell’altro luogo in cui c’è questo incontro: le sedute d’esame.

Nel vostro programma elettorale, parlate in modo critico della situazione relativa alle aule. Quali sono secondo voi le esigenze sotto questo punto di vista? Vi è una carenza di spazi adibiti allo studio nel DIPSUM, e in generale, nell’ateneo? Quali sono le vostre proposte?
Aula itinerante. Come quando viene prenotata un’aula per un evento, bloccata per un corso/lezione, noi individuiamo le aule che, dopo la formulazione degli orari, sono libere e facciamo richiesta al Dipartimento di quella determinata aula per quel determinato orario.

In passato, il corso di laurea in Lettere è stato a numero chiuso (programmato) e poi è ritornato a numero aperto (ad accesso libero). Qual è la vostra opinione a riguardo? è preferibile il numero aperto o chiuso per lettere secondo voi?
Secondo noi, il numero aperto è assolutamente preferibile considerando che è presente ormai come tutti i Dipartimenti un test, che sarebbe il Tolc, che fa una sorta di selezione e dà dei debiti. Il numero di posti così resta libero, ma c’è lo stesso una sorta di selezione prima. Crediamo che sia stata una grande conquista quella del numero aperto.

In passato, avete fatto presente la necessità di una comunicazione preventiva sull’organizzazione degli appelli d’esame e delle aule relative, è rientrata la situazione? cosa proponete per prevenire questo problema? Agli studenti viene data comunicazione sull’organizzazione delle sessioni tempestive affinché lo studio non ne risenta?
Gli orari degli appelli sì, sono presenti, vengono annunciati prima dal Dipartimento. C’è sempre il solito problema delle aule, infatti spesso per sapere di un esame è necessario consultare un po’ prima la bacheca nei pressi della segreteria dell’ufficio D3 e cercare lì le aule per gli esami. Questo è il motivo per cui le associazioni condividono luogo e orario dell’esame il giorno stesso dell’appello.

Uno dei punti cardine dei programmi elettorali delle precedenti elezioni era il mantenimento della didattica mista in modo da rendere più inclusivo l’accesso alle lezioni. Qual è la vostra posizione a riguardo?
Penso che la didattica mista possa essere un supporto dato al corpo studentesco sui materiali anche a distanza per fornire risorse non solo fisiche ma anche virtuali, utili per tutta una frangia di studenti che non sempre possono seguire i corsi. Penso a chi lavora, quindi potrebbe essere utile effettivamente mantenere una parte mista. Un tema portante dei nostri programmi era quello di cercare di semplificare la didattica per chi non sempre può seguire in presenza e la didattica mista potrebbe essere una soluzione. Noi riteniamo in ogni caso che delegare tutto online non sia la soluzione. Fare tutto online no, però penso che usare gli strumenti che sono già stati utilizzati dall’università e che sono a disposizione in maniera intelligente possa semplificare la vita dello studente e anche il lavoro dei professori in determinati casi.

Avete proposto in passato l’istituzione di un Help teaching per il corso di Geografia. Come ritenete siano organizzati gli help teaching nel vostro Dipartimento?
La proposta dell’help teaching in Geografia, che è andata in porto, è un nostro cardine per le scorse elezioni perché Geografia è sempre stato un po’ uno scoglio per molti/e studenti/esse. Ora la situazione è un po’ diversificata, viene vissuto con meno ansia come esame e soprattutto anche l’istituzione dell’help teaching penso abbia dato una grossa mano. Quasi tutti i corsi che ho seguito hanno un tutorato ed era spesso molto seguito quindi penso che la presenza di questi supporti sia fondamentale e forse ci vorrebbe un po’ più di condivisione con gli studenti sull’organizzazione di orari e giorni in modo che non vadano a sovrapporsi a corsi già presenti e molto seguiti.

Come valuti l’attuale offerta formativa dei tirocini del DIPSUM?
Il tirocinio, quantomeno a Lettere, è obbligatorio solo alla Magistrale, alla triennale è facoltativo. Di solito, il Dipartimento è abbastanza disponibile in questo, nel senso che non pone molti limiti su dove svolgere il tirocinio, ha abbastanza convenzioni.

Come ritieni siano strutturati i questionari ANVUR che gli studenti sono tenuti a compilare a conclusione dei corsi?
Sono molto ampi e lo è anche il range di risposte. Spesso si rischia che non siano veramente esaustivi e capita, soprattutto ai primi anni, che gli studenti non sappiano effettivamente di cosa si tratta e si ritrovano a compilarli non sapendo bene come muoversi. Andrebbe fatta un po’ più di informazione non solo sull’ANVUR, ma su tutti questi organi che sono fondamentali per l’università perché  sono alla base per l’erogazione di fondi e strutture.

Qual è la situazione dei fuoricorso al DIPSUM? Cosa proponete a riguardo?
Penso che la figura del fuoricorso in questo periodo storico sia troppo demonizzata perché viviamo un momento in cui veniamo pressati dall’università stessa a correre, dare esami, non prenderci neanche il tempo per noi stessi pur di dare esami. Riguardo la figura dei fuori corso su lettere, l’idea è quella che dicevamo prima sulla didattica mista. Perché poi spesso chi è fuori corso è anche chi è costretto a lavorare e studiare allo stesso tempo, allora facilitare la loro vita, anche tramite altri supporti, potrebbe essere un modo per supportarli senza farli sentire esclusi.

 

P. S.: l’associazione studentesca Asinu ha contattato per le elezioni del rinnovo della rappresentanza alle Commissioni Partitiche 38 associazioni studentesche. Le interviste pubblicate sono quelle relative alle associazioni studentesche che hanno accettato la proposta dell’intervista.

 

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE:
Elezioni 2023: si vota per le Commissioni Paritetiche
Elezioni 2023: a che servono le Paritetiche?
Elezioni Paritetiche: Francesco Barra
Elezioni Paritetiche: Pasquale Maria D’Ambrosio
Elezioni Paritetiche: Robert Alexandru Diaconu
Elezioni Paritetiche: Anastasiya Kuzma
Elezioni Paritetiche: Simranjit Singh
Elezioni Paritetiche: Francesco Stea
Elezioni Paritetiche: Giovanni Salvatore
Elezioni Paritetiche: Giuseppina Rizzo
Elezioni Paritetiche: chi ha vinto/perso?