Elezioni 2024: Giuseppina D’Auria

Elezioni 2024: Giuseppina D’Auria

20 Maggio 2024

Giuseppina D’Auria ha preso parte all’incontro elettorale del 14-15 maggio candidandosi al Consiglio Didattico di Discipline delle Arti Visive, della Musica e dello Spettacolo. L’abbiamo incontrata per chiederle delucidazioni sulle istanze di cui si è fatta portavoce.

Fai parte dell’associazione Artisticamente, che ha scelto di concorrere alle elezioni studentesche con la coalizione Studenti Unisa. Quali sono le motivazioni di questa scelta?
Aderiamo alla coalizione Studenti Unisa per una questione etica e per scoprire i progetti della coalizione, una questione che in realtà coinvolge anche le associazioni interne. Chiaramente, c’è un modus operandi che coincide con la coalizione; in queste associazioni c’è un obiettivo comune che fa sì che si uniscano.

All’interno del vostro programma proponete di rivedere l’organizzazione degli OFA. Quali modifiche apportereste? Ritenete siano un valido strumento di inserimento degli studenti al corso di laurea?
Sicuramente gli OFA sono importanti per l’inserimento nel corso di studio. Tuttavia, credo che gli studenti abbiano già un carico di studio elevato, le date d’esame sono poche, molto spesso coincidono e abbiamo poche settimane di tempo da dedicare allo studio. Penso che gli OFA vadano effettuati prima dei corsi o alternati ai corsi, in modo da non creare disagi.

Proponete l’istituzione di una pausa pranzo. In che modo verrebbe organizzata?
Per quanto riguarda il Davimus, ci sono corsi che iniziano alle 08:30 e finiscono alle 18:30. Non è concepibile che si faccia ritardo ad una lezione perché non è prevista una pausa pranzo. Gli orari più gettonati per svolgere le lezioni sono proprio le ore comprese tra le 12:30 e le 14:30. Oltre allo studio, è necessario aver cura anche della salute degli studenti. Data la mole di persone che usufruisce della mensa, o che non ha il tempo necessario per comprare qualcosa da mangiare, chiediamo di istituire una pausa pranzo che duri almeno dalle 12:00 alle 13:00.

All’interno del vostro programma lamentate la difficoltà di usufruire pienamente delle ore didattiche serali (16:30/18:30) per via dei pullman che effettuano come ultima corsa quella prevista tra le 16:30/18:30. In merito a questo, ritenete che il problema sia dovuto più a una cattiva organizzazione delle lezioni oppure al fatto che i mezzi di trasporto effettuano troppo presto le ultime corse? Il problema che proponete ritenete di risolverlo soltanto in area didattica, attraverso la modifica degli orari, o anche attraverso altri strumenti della rappresentanza?
Se ci sono dei rappresentanti che si confrontano con la Regione Campania sarebbe sicuramente un’interlocuzione più proficua. Proverei però ad aprire un canale di comunicazione anche con i nostri rappresentanti. Non è giusto sacrificare ore dedicate alla didattica a causa delle carenze sui trasporti. Una soluzione attuabile in dipartimento potrebbe essere quella di diminuire il minutaggio delle lezioni (da 2 ore a 1,30), ma una riorganizzazione dei corsi è sempre complessa, ma è l’unico modo per sopperire alle mancanze già citate.

All’interno del programma elettorale proponete di collaborare con i docenti per proporre alla classe studentesca nuovi sbocchi lavorativi nell’ambito della musica, del teatro e del cinema. Con quali strutture intendete proporre collaborazioni?
In quanto associazione, abbiamo avviato l’iniziativa e stilato un progetto. L’idea sarebbe quella di dare il via ad un progetto sociale che ci permetta di fare delle masterclass. Chiediamo un appoggio pieno da parte dei docenti, già immersi nell’ambito teatrale, cinematografico, musicale. L’iniziativa nasce dalla mancanza di prospettiva verso il futuro che si avverte anche negli spazi accademici, in cui sembra non esserci spazio per fare pratica con il nostro mestiere. Non capisco perché, per altre professioni e corsi di laurea, ci siano laboratori, palestre, piscine, mentre il Davimus non ha la possibilità di usufruire quotidianamente di un teatro interno al Campus. Vorrei fosse un prolungamento del nostro Dipartimento, a cui manca, per il nostro corso di laurea, l’approccio pratico alle professioni legate allo spettacolo.

All’interno del vostro programma elettorale proponete la riattivazione della didattica a distanza che, in seguito al ritorno in Ateneo, è stata del tutto soppressa. In che modo può favorire la riattivazione della didattica a distanza?
La riattivazione delle didattica  a distanza è molto complessa, ma vorrei che riuscissimo in questo. La classe studentesca lo richiede. Potrebbe essere un’opportunità per chi lavora, abita lontano o ha problemi di salute, di vivere meglio il proprio percorso accademico. Non credo in un’università completamente digitale, ma casi come quelli appena citati vanno inclusi nelle nostra discussione sull’accessibilità allo studio. Perché togliere a queste persone il diritto di poter partecipare alla vita universitaria, seguire i corsi, studiare regolarmente? Inoltre, la didattica a distanza potrebbe essere uno strumento utile per ovviare all’accavallamento dei corsi, le fasce orarie sono sicuramente più gestibili.

All’interno del vostro programma elettorale, proponete di istituire un Presidio permanente antiviolenza. Come verrebbe organizzato? La tematica, vista la sua importanza, è chiaramente di respiro ampio rivolgendosi non soltanto alla classe studentesca del DAVIMUS ma a tutta la classe studentesca Unisa. In che modo pensate di realizzare questo punto d’incontro?
Quando si abita un certo tipo di ambiente all’Università, come quello associativo, si entra in contatto con numerose persone, ordinarie e non. Mi sono trovata spesso a difendere ragazze da violenze, perché le molestie verbali lo sono. Che la diversità sia, in questo secolo, ancora problematica, è un enorme disagio. Per quanto riguarda la violenza di genere, è presente quotidianamente in ogni ambiente, eppure credo che i contesti associativi e le piccole comunità possano davvero aiutarci in qualche modo. Al di là di come andranno le lezioni non ci fermeremo, ci impegneremo per raggiungere questo obiettivo: è importante aprire un centro anzi un supporto psicologico per chi ha subito violenze; e speriamo che sia arrivata l’ora anche di aprire uno spazio per l’ascolto di chi queste violenze le ha subite e per chi è in consiglio didattico.

È previsto per l’anno 2025 il rinnovo della carica di Rettore ad Unisa.  I rappresentanti eletti nei vari Consigli didattici potranno partecipare al voto. Sei candidata al Consiglio Didattico di Discipline delle Arti Visive, della Musica e dello Spettacolo. Quale criterio adotterete per esercitare al meglio il vostro diritto di voto? Proverete a coinvolgere la classe studentesca?
Chiaramente potrebbe esserci un’idea di chi parteciperà alle elezioni nel 2025. Alla luce della situazione odierna, queste elezioni mi provocano un po’ di turbamento, sarà una scelta molto difficile. Non mi sono posta domande su chi possa essere il profilo giusto per rappresentarci. Votare è un diritto, ma anche una scelta personale. L’unica cosa che dobbiamo fare per essere rappresentati è importante, perché noi scegliamo chi ci rappresenta e chi ci guida, tra virgolette, in determinate situazioni.