A Natale si è tutti più buoni

A Natale si è tutti più buoni

22 Dicembre 2019

A Natale si è tutti più buoni. Una frase che avrà almeno cent’anni e che tutti, almeno una volta, si sono sentiti pronunciare o hanno affermato per giustificare qualche torto non ricambiato. Eppure, c’è chi questa esclamazione la prende ancora alla lettera, cercando di portare lo spirito natalizio a chi, per forza di cose, l’ha un po’ dimenticato. Succede a Napoli, Salerno, ma anche in altre città italiane come  Busto Arsizio in provincia di Varese.

In quest’ultima, è ormai diventato tradizione l’evento “Cena di avanzi” che ogni anno viene organizzato da un gruppo di giovani volontari afferenti al progetto “Diamoci una mano”. Gli obiettivi preposti sono due: ridurre gli sprechi alimentari e donare a chi ne ha bisogno, permettendo a tutti di festeggiare il Natale. “Chi vuole può cucinare qualcosa in più oppure può portare gli avanzi di quello che ha mangiato o ancora portare del cibo non cotto (pasta, scatolame, insaccati) e consegnarcelo, noi provvederemo a cucinarlo e a portarlo a chi ne ha più bisogno.”, il punto di raccolta è a Sacconago il 25 dicembre dalle ore 16:00 alle 17:00 nel piazzale della Chiesa Nuova. Ma i volontari hanno rilasciato anche un numero di telefono per chi in quella fascia oraria non riesce ad esserci, in modo da accordarsi per un ritiro da effettuare in un diverso momento. Particolarmente degno di nota è il gesto solidale dei bambini della scuola Soglian che hanno aderito al progetto, cucinando e impastando con le loro piccole mani dei panettoni che hanno deciso di non gustare con i loro parenti, donandoli per rendere più dolce il Natale a chi è in difficoltà.

A Napoli, invece, sono stati preparati due pranzi di Natale solidali. Uno tenutosi il 17 dicembre, organizzato dal Teatro San Carlo, dalla Caritas Decanale, dalla Caritas III Decanato e dai ristoratori di via Santa Brigida. Le tavole sono state imbandite all’interno della Galleria Umberto I e 250 persone hanno risposto all’invito, trovando dei pasti caldi e un po’ di magia natalizia. Infatti, per l’occasione i presenti hanno assistito alla performance degli artisti del Coro del Teatro San Carlo, diretti da Gea Garatti Ansini e accompagnati al pianoforte da Vincenzo Caruso. Un secondo pranzo è stato organizzato dalla Fondazione Its Bact e dalla Caritas Diocesana di Napoli, per la giornata del 20 dicembre nel Duomo di Napoli. Oltre alle due associazioni, nello staff di accoglienza ci sono giovani degli istituti scolastici Isabella D’Este, Ippolito Cavalcanti e Sannino-De Cillis. All’evento è stato presente anche l’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe.

Anche a Salerno c’è spazio per la solidarietà, con le iniziative organizzate da “Salerno Solidale S.p.a.” nel programma “Natale con Noi 2019” che occupa gran parte del mese di dicembre e i primi giorni di gennaio. Eventi che vedono come protagonisti sia anziani che bambini con serate all’insegna del canto e della danza in occasione delle festività. Inoltre, sono stati strutturati dei laboratori per coinvolgere gli anziani ospiti in vari centri nella creazione di decorazioni e allestimenti natalizi. Oltre a questo, alcune scuole della città, come il Liceo F. Severi, hanno realizzato con l’aiuto sia del personale che degli alunni “L’albero della solidarietà”, ricco di prodotti alimentari da consegnare alla mensa dei poveri di San Francesco, permettendo così ai volontari di cucinare il tipico banchetto natalizio. 

Esempio di solidarietà nel mese di dicembre sono state anche le sedi della banca IntesaSanpaolo. Per l’occasione, i dipendenti del Gruppo parteciperanno come volontari per accogliere e fare compagnia agli ospiti. Inoltre, contribuiranno con donazioni in buoni pasti e giorni di ferie i cui corrispettivi nei prossimi mesi andranno a sostenere mense ed empori solidali Caritas, proseguendo con il progetto oltre il mese di dicembre. “NOI INSIEME: Natale 2019”, questo è il nome del progetto, realizzato dalla Banca in collaborazione con la Caritas Italiana, le Caritas Diocesane e le associazioni assistenziali collegate e vede anche il coinvolgimento degli studenti degli Istituti alberghieri salesiani. L’iniziativa solidale coinvolge dieci città: Torino, Milano, Padova, Vicenza, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Lecce. Le sedi che accoglieranno gli ospiti sono alcune delle mense regolarmente utilizzate dai dipendenti Intesa Sanpaolo, come la mensa del grattacielo di Torino, dove i bambini potranno intrattenersi con Pepper, il robot umanoide di Intesa Sanpaolo Innovation Center, e gli ospiti potranno accedere ai piani più alti per vedere la Serra bioclimatica e il panorama della città. Altre sedi sono le mense di via Lorenteggio a Milano, via Carlo Magno a Firenze, via del Corso a Roma e quella a Sarmeola di Rubano, Padova. A Genova, Bologna e Lecce, vista l’assenza di locali Intesa Sanpaolo adatti ad ospitare l’iniziativa, essa si svolgerà presso alcuni istituti religiosi. In ogni tappa, i presenti avranno l’occasione di assistere all’esibizione di gruppi musicali di ragazzi e bambini tra cui alcuni appartenenti al Sistema delle Orchestre e Cori Giovanili e Infantili promosso dai maestri Claudio Abbado e José Antonio Abreu. Ogni intervenuto riceverà un omaggio solidale acquistato presso l’azienda artigianale Melegatti con sorprese anche per i più piccoli.

Come ogni anno, non mancano gli enti in cui poter fare una donazione tramite l’acquisto di regali solidali per gruppi di ricerca come l’AIL o la “Fondazione Mission Bambini Onlus” che vuole dare aiuto concreto ai bambini poveri, ammalati, senza istruzione o che hanno subito ogni tipo di violenza, fisica o psicologica, in Italia e in tutti i paesi del mondo. Presenti in diverse piazze per tutto il mese di dicembre danno l’occasione a chi desidera di sentirsi parte nel sostegno di chi ne ha bisogno.

Le organizzazioni, gli enti e le fondazioni benefiche cercano sempre di riaccendere un po’ della magia tipica del Natale a chi ce l’ha spenta da tempo. Sostenere, donare comprensione, ascolto e un posto caldo in cui rifugiarsi è l’insegnamento più grande che deve continuare ad essere trasmesso di anno in anno, in modo che a brindare siano tutti. 

 

Annaclaudia D’Errico