Elezioni 2024: Pierfrancesco Amendola

Elezioni 2024: Pierfrancesco Amendola

20 Maggio 2024

Pierfrancesco Amendola ha preso parte all’incontro elettorale del 14-15 maggio candidandosi al Consiglio Didattico di Scienze della Comunicazione. Lo abbiamo incontrato per chiedergli delucidazioni sulle istanze di cui si è fatto portavoce.

Fai parte dell’associazione R.U.N. Salerno, che ha scelto di concorrere alle elezioni studentesche con la coalizione Studenti Unisa. Quali sono le motivazioni di questa scelta?
Vogliamo confermare il lavoro svolto in tutti questi anni, un lavoro di serietà, volto a migliorare l’ambiente universitario. Ci fidiamo della coalizione e la coalizione si fida di noi, quindi è giusto continuare su questa strada, che ha portato ad ottimi risultati. Abbiamo voluto continuare su questa via per restare presenti all’interno dell’Università, che alla fine è casa nostra.

Il corso di laurea in Scienze della Comunicazione è a numero programmato locale. Siete d’accordo con questa scelta oppure opteresti per il numero chiuso?
Non c’è una risposta giusta o una risposta sbagliata, sono punti di vista. Con un numero aperto si permetterebbe a tutti di iscriversi e di fare questa strada, forse è l’idea più giusta, dall’altro le modalità d’accesso previste (un test  strutturato quello di Scienze della Comunicazione, poi gli OFA), permette di valutare il livello della classe, dei ragazzi che si iscrivono. Per opinione personale, forse sarebbe anche giusto un numero aperto che permetta a tutti di inseguire il proprio sogno. Chi si iscrive a questo corso non lo fa per aspirare ad un impiego sicuro, si iscrive per seguire un sogno. I ragazzi vogliono fare giornalismo, conduzione, scrittura. Ed è giusto permettere a tutti di inseguire il proprio sogno.

All’interno del vostro programma proponete di rivedere l’organizzazione degli OFA. Quali modifiche apportereste? Ritenete siano un valido strumento di inserimento degli studenti al corso di laurea?
La modifica riguarda anche l’erogazione online degli OFA. Io non li ho fatti, quindi non posso esprimermi in maniera dettagliata, però dalla mia esperienza di studente, raccogliendo opinioni, credo che il funzionamento degli OFA non sia così corretto, in generale c’è poca chiarezza riguardo questo tema. Sarebbe giusto aumentare la chiarezza e il dialogo con i docenti.

All’interno del vostro programma elettorale proponete l’ampliamento della sessione di marzo/aprile (istituita dall’a.a. 2022/2023) a tutta la classe studentesca. Ritenete sia sufficiente per migliorare la possibilità di completare gli esami entro l’anno accademico?
Potrebbe non essere sufficiente, vogliamo valutare tutte le opzioni possibili, ma rappresenterebbe un grande passo in avanti. Moltissimi corsi di laurea hanno più appelli rispetto a noi. Io, personalmente, ho usufruito di questo appello per il mio ultimo esame della triennale, trovo più corretto estenderlo a tutti e non riservarlo soltanto ai fuori corso.

Nel vostro corso di laurea sono previsti specifici appelli per i fuori corsi? Ritenete che il numero degli appelli permetta agli studenti di gestire adeguatamente il carico di studio?
L’appello dedicato ai fuori corso è quello di aprile. Per quanto riguarda il carico di studio, è assolutamente gestibile, ma riuscire ad ottenere un appello in più sarebbe utile per tutti i ragazzi. Abbiamo tra gli otto e i nove appelli, abbastanza per sostenere un corso di laurea come quello di Scienze della Comunicazione. Avere un’ulteriore possibilità sarebbe auspicabile.

All’interno del vostro programma elettorale, proponete di pubblicare anticipatamente le date degli esami. Ritenete che non venga svolto nei confronti degli studenti un preciso lavoro di comunicazione? Quali inefficienze avete riscontrato?
Posso portare qui un evento recente: sono da poco uscite le date per gli appelli alla triennale, ma per noi ragazzi della magistrale non sono ancora stati pubblicati. Le notizie le abbiamo grazie ad alcuni docenti, ma avere visione in anticipo del calendario è fondamentale per organizzare la sessione. Ad oggi non abbiamo ancora gli appelli per la sessione estiva, vogliamo impegnarci moltissimo per trovare una soluzione.

All’interno del vostro programma elettorale, chiedete l’agevolazione dei test d’ingresso per gli studenti e le studentesse con DSA. Cosa proponete nello specificio?
La nostra associazione è da sempre vicina a queste tematiche, proponendo attività integrative per tutti gli iscritti. La nostra proposta è quella di rendere più fruibili i test d’ingresso e agevolare gli studenti con disabilità tramite tutor adatti alle loro esigenze.

All’interno del vostro programma elettorale, proponete l’istituzione di una Commissione per la gestione di spazi. Quali inefficienze avete riscontrato? Ritenete che nell’area umanistica vi sia una maggiore carenza di spazi?
Nel mio Dipartimento, soprattutto in edificio C, le aule sono quello che sono. Il problema riguarda sempre la scarsa capienza. Ogni anno, all’avvio delle prime lezioni, 200 ragazzi vengono collocati in aule dove possono entrarne massimo 60. Per questo, l’istituzione di una commissione, fatta da studenti principalmente, aiuterebbe tantissimo in questa gestione. Soprattutto, una manovra del genere andrebbe fatta prima dell’inizio dei corsi e non durante le prime settimane.

AlI’interno del vostro programma elettorale, proponete di rendere più caratterizzanti i curricula attraverso l’implementazione di laboratori e progetti.
Il curriculum media, quello che ho scelto io, è poco caratterizzante. Apre tantissime porte, dal web, alla radio, televisione, social, ma manca quella parte pratica che avremmo dovuto fare durante i corsi. Invece, l’istituzione di un laboratorio di giornalismo, ad esempio, sarebbe molto utile e interessante per i ragazzi. Oppure un laboratorio sul cinema più pratico, un modo in più per invogliare i ragazzi ad iscriversi a Scienze della Comunicazione.

Ritenete che il corso di laurea in Scienze della Comunicazione abbia un’impostazione eccessivamente teorica?
Sempre per il curriculum media, i nomi degli esami sono di per sé esplicativi: “teorie e tecniche”. Spiegano appunto la parte teorica della materia, senza poi farla applicare. Più laboratori, soprattutto per questo curriculum, sarebbero un grande risultato.

All’interno del vostro programma elettorale, affermate che la laurea magistrale di Digital Marketing è inaccessibile agli studenti di Scienze della Comunicazione. Per quale motivo? Quali requisiti d’accesso andrebbero rimodulati?
Crediamo sia un problema di natura economica. Si richiedono crediti formativi per esami non inclusi nei nostri curriculum, esami riguardanti l’area sociale e umanistica. Nonostante sia una magistrale del nostro Dipartimento, Digital Marketing, non è accessibile agli studenti di Scienze della Comunicazione.

All’interno del vostro programma elettorale, proponete la riorganizzazione del laboratorio di inglese. Quali inefficienze avete riscontrato? Cosa proponete a riguardo?
Al giorno d’oggi è fondamentale conoscere l’inglese. Qualsiasi azienda lo richiede. Noi abbiamo in due anni due corsi con una docente madrelingua che richiede il B2. Alla triennale invece sono previsti tre corsi, tutti e tre da due crediti, tutti quanti di livello B1. Si tratta di svolgere lo stesso esame per tre volte. La nostra proposta è di accorpare i tre insegnamenti in un unico corso, di livello B2 o C1.

All’interno del vostro programma elettorale, proponote la promozione di scambi Erasmus e tirocini con paesi anglofani. Quali esigenze avete riscontrato?
Il proposito è sempre quello di migliorare la lingua inglese, è fondamentale ed è giusto permettere ai ragazzi di viaggiare per accrescere le proprie competenze linguistiche.

All’interno del vostro programma elettorale, proponete la possibilità di svolgere una tesi in conclusione del tirocino svolto.
Per noi sarebbe giusto che i ragazzi che fanno tirocinio, una prova per entrare nel mondo del lavoro, concludessero quel tirocinio con una tesi. Una modalità già presente ad  Ingegneria, tutti gli studenti scrivono una tesi riguardante le attività svolte. Per Scienze della Comunicazione potrebbe essere importante, una tesi di giornalismo, cinema, aziende di comunicazione. Scrivere la tesi potrebbe essere un’opportunità per comprendere meglio cosa si è fatto e cosa ci aspetta fuori.

All’interno del vostro programma elettorale, proponete di potenziare il servizio placement. Quali esigenze avete riscontrato? Il corso di laurea di Scienze della Comunicazione mette nelle condizioni gli studenti di affrontare il confronto con le realtà lavorative esterne all’Ateneo?
Il corso di laurea rende la classe studentesca pronta ad affrontare il mondo del lavoro, soprattutto per il curriculum media, le possibilità sono molteplici, ma si può fare di più. Avremmo bisogno di una conoscenza più specializzata. Tuttavia, tocchiamo numerose tematiche, televisione, social, web, siti, blog, materie importanti per la nostra branca.

È previsto per l’anno 2025 il rinnovo della carica di Rettore ad Unisa. I rappresentanti eletti nei vari Consigli didattici potranno partecipare al voto. Sei candidato al Consiglio Didattico di Scienze della Comunicazione. Quale criterio adotterete per esercitare al meglio il vostro diritto di voto? Proverete a coinvolgere la classe studentesca?
Innanzitutto, tengo a motivare la mia candidatura. Mi sono proposto perché l’università fondamentalmente è la mia casa, in cinque anni ho imparato molto, sono cresciuto, ho fatto esperienza, credo sia giusto in questo momento mettermi in gioco ed aiutare, utilizzando tutto ciò che ho imparato, gli studenti, sono pronto ad essere a loro disposizione. Riguardo le elezioni per la carica di Rettore, posso dire ancora poco, credo di immaginarlo come una persona attenta alle problematiche degli studenti, presente, soprattutto aperto al dialogo.