Le Magnifiche elezioni: chi siederà sul trono dell’Unisa?

Le Magnifiche elezioni: chi siederà sul trono dell’Unisa?

25 Giugno 2019

Ieri e oggi, dalle 09:00 alle 17:00, docenti, personale tecnico – amministrativo e i rappresentanti degli studenti in area didattica si stanno recando presso il piano terra del Rettorato per esprimere un voto: quello che permetterà all’Università di Salerno di rinnovare la carica di Rettore. Sono infatti trascorsi già sei anni da quando Raimondo Pasquino ha lasciato il posto ad Aurelio Tommasetti e altri sei anni, a partire dal 1 Novembre, si accingono a trascorrere sotto la guida di una nuova figura che possa rappresentare l’ateneo salernitano rinnovandone l’immagine.

Affinché la votazione produca i suoi effetti è richiesta la maggioranza assoluta degli aventi diritto. Qualora questa non dovesse essere raggiunta, sono previsti altri turni: 3-4 luglio e 8-9 luglio dove è richiesta la maggioranza assoluta dei votanti. Se neanche in questi momenti il quorum dovesse essere raggiunto, il 15-16 luglio si procederà al ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto più voti durante la terza votazione.

Il voto sarà elettronico e verrà espresso attraverso la piattaforma Cineca u-Vote. Il presidente del seggio elettorale, esperto di sicurezza informatica, il Prof.re Alfredo De Santis ha reso pubblica la sua attività di controllo e analisi del processo relativo alle votazioni confermando che il voto sarà convertito e letto in forma codicistica senza quindi compromettere la sua segretezza e anonimato.

I candidati alla carica sono cinque docenti: Ciro Aprea (DIIN), Mario Capunzo (DIPMED), Vincenzo Loia  (DISA-MIS), Maurizio Sibilio (DISUFF), Genoveffa Tortora (DI). Ognuno di loro ha già ricoperto ruoli importanti all’interno dell’ateneo e ha sottoposto alla comunità accademica un programma presentato lunedì scorso durante l’assemblea elettorale a cui hanno preso parte il personale amministrativo, docenti, e alcuni rappresentanti degli studenti.

Il Rettore occupa lo spazio che si trova all’apice della gerarchia della governance di ateneo. A lui spetta non solo la rappresentanza legale dell’istituto accademico ma anche numerose funzioni interne che gli consentono di gestire la funzionalità dell’amministrazione: convoca e presiede il Senato Accademico e il Consiglio d’Amministrazione, esercita la funzione di iniziativa dei procedimenti disciplinari nei confronti dei docenti; avvia i procedimenti in caso di violazione del codice etico; emana lo Statuto e i Regolamenti di Ateneo e quelli interni di ciascuna struttura; propone al Consiglio di Amministrazione il documento di programmazione strategica triennale di Ateneo, il bilancio di previsione annuale e triennale, il conto consuntivo e molti altri atti programmatori; propone al Consiglio di Amministrazione la nomina del Direttore generale; può svolgere qualsiasi attività amministrativa non sia già stata resa di competenza altrui nelle disposizioni interne.

La tornata elettorale non vede il coinvolgimento diretto degli studenti ma questo non attribuisce affatto al momento minor importanza. Sebbene non resi partecipi in questa prima fase, saranno pur sempre loro a vivere nel proprio percorso accademico gli effetti del nuovo mandato. Questi sei anni ne sono stati una dimostrazione: la politica Unisa Premia il Merito, le difficoltà nel convocare una data in cui far insediare il Consiglio degli Studenti, la candidatura alle elezioni europee, la difficile gestione degli spazi e la sicurezza in ateneo, l’insicurezza relativa alle residenze studentesche in vista delle Universiadi. Gli studenti vivono e convivono con la politica della governance d’ateneo ed è per questo motivo che è importante guardare con attenzione ai temi toccati in questa campagna elettorale.

Asinu ha incontrato i candidati, ha sottoposto loro alcune domande sui programmi che intendono realizzare nel prossimo sessennio. Un modo per capire quale aspetto l’ateneo salernitano potrebbe assumere col nuovo Rettore e quali effetti sulla vita accademica di studenti, docenti e personale tecnico amministrativo questo potrebbe provocare.

Antonella Maiorino