20 Maggio 2024
Teresa Faicchia ha preso parte all’incontro elettorale del 14-15 maggio candidandosi al Senato Accademico del Polo Scientifico con Studenti Unisa. L’abbiamo incontrata per chiederle delucidazioni sulle istanze di cui si è fatta portavoce.
Sei Presidente dell’associazione Iperuranio, che ha scelto di concorrere alle elezioni studentesche con la coalizione Studenti Unisa. Quali sono le motivazioni di questa scelta?
Le motivazioni sono le idee politiche che da sempre portiamo avanti come associazione e che sono coerenti con quelle portate avanti da Studenti Unisa fino ad oggi.
In relazione alla tematica delle Tasse, all’interno del programma elettorale, proponete tutta una serie di misure tra cui, citandone soltanto alcune, la riduzione del divario delle quote previste tra la IV e la V fascia, e tra la V e la VI, l’ampliamento del vaglio di coloro che possono ottenere un esonero o una riduzione della terza rata. Secondo voi, l’Università di Salerno applica un giusto criterio di tassazione?
Grazie all’impegno di Studenti Unisa siamo riusciti a portare la soglia della No Tax Aea fino ai 30.000, che è il massimo tetto ministeriale consentito. Il nostro obiettivo, nei prossimi anni, sarà quello di garantire il diritto allo studio ad una platea di studenti sempre più grande. Per questo motivo, vorremmo andare a rivedere quelli che sono i requisiti di merito, per quanto riguarda i CFU, che permettono poi di accedere all’iniziativa.
All’interno del programma elettorale, fate riferimento allo studente fuori corso chiedendo l’estensione della NoTaxArea e del bando per il part-time anche per questa figura (attualmente il limite per entrambe le misure è quello del I anno fuori corso). Ritenete che la figura del fuori corso sia sfavorita?
Assolutamente sì. Questo è il nostro obiettivo: eliminare queste esclusioni, perché il diritto allo studio è un diritto a cui dobbiamo avere accesso tutti. Non deve essere basato solamente sul tempo.
Proponete l’istituzione di un Fondo di emergenza per gli studenti. In che modo sarebbe gestito? Quali studenti potrebbero aderirvi? In che modo sarebbe finanziato?
Noi pensiamo che sia fondamentale, in situazioni particolari, come per motivi di natura familiare o di salute, dare sostegno a tutti gli studenti. Il fondo sarà istituito tramite Ateneo, nel senso che sarà una richiesta che noi faremo all’Ateneo in modo da far comprendere l’importanza della misura.
All’Università di Salerno è stata recentemente introdotta la figura del Garante dei Diritti degli Studenti. Nel vostro programma elettorale ne menzionate la figura prevedendo un ciclo di incontri che possa garantire un’interlocuzione costante tra la rappresentanza e il Garante. Quale ruolo immaginate di poter ricoprire in quanto rappresentanti? In quale modo favorirete la partecipazione degli studenti?
Noi, come rappresentanti, vogliamo diventare la voce di tutti gli studenti, dei loro bisogni. Vogliamo considerare gli studenti non solo come matricole o come persone che vivono passivamente la vita universitaria, ma cercare di includerli. Perché ognuno di loro è fondamentale per il miglioramento dell’esperienza universitaria. Tramite anche i rappresentanti delle aree didattiche, che hanno sicuramente più contatto con gli studenti, cercheremo di raccogliere le proposte e le difficoltà degli studenti, per poi portarle all’attenzione dell’Ateneo.
In merito alla Carta dei Diritti e dei Doveri degli Studenti, che è l’atto normativo che introduce la figura del Garante dei diritti degli studenti, quanta consapevolezza ritieni che vi sia da parte della classe studentesca sul suo contenuto? Ritenete si debba fare un lavoro di maggiore consapevolezza? Sapendo che solo attraverso una piena conoscenza dei propri diritti si può al meglio usufruire della figura preposta al rispetto degli stessi.
Sì, ci siamo accorti che manca la conoscenza da parte degli studenti di quelli che sono i propri diritti, i propri doveri, ma soprattutto le figure di rappresentanza che hanno a disposizione. Infatti, anche con la nostra propaganda elettorale, abbiamo cercato in tutti i modi di spiegare sia quella che è la Carta dei diritti e dei doveri, ma anche i ruoli dei rappresentanti, degli organi di rappresentanza, in modo tale che abbiano la consapevolezza delle loro possibilità.
L’Open Campus è un punto del vostro programma elettorale: proponete l’apertura serale e nel weekend dei Campus. In che modo pensate di ottenere questi obiettivi, sapendo che il tema si lega inevitabilmente a quello dei trasporti?
Sicuramente andando a intensificare le corse dei vari pullman. Questa è, poi, anche un’opportunità per i fuorisede che sono qui a Fisciano, in modo tale che abbiano l’opportunità di poter rimanere qui a studiare.
In relazione alla presenza di barriere architettoniche (di cui fate menzione nel programma elettorale), quanto ritenete siano accessibili i Campus dell’Università di Salerno?
È importante dare uno sguardo a tutte le strutture e assicurarsi che in ognuna ci sia la possibilità per i ragazzi con disabilità di accedervi.
Gli spazi sono una tematica costante nel dibattito accademico. Ritenete vi sia una carenza di spazi e/o una cattiva gestione degli stessi? Gli edifici di F sono purtroppo stati agli onori di cronaca per via dei decadimenti delle strutture lì presenti.
Nel dipartimento di Farmacia, molto spesso, capita che a causa di pioggia o vento, assistiamo a improvvisi crolli del soffitto, che possono mettere a rischio la nostra sicurezza ma anche bloccare le lezioni. Ecco perché è molto importante portare all’attenzione questa problematica. Penso che sia giusto che periodicamente venga fatta una verifica di come vengono gestiti gli spazi.
All’Università di Salerno è ora presente il Servizio Psicologico di base. Ritenete, con questo, esaurito il tema del benessere mentale degli studenti?
L’attivazione del servizio di supporto psicologico è un grande passo ma questo deve essere accompagnato da un impegno da parte nostra. Come associazione, abbiamo dato la possibilità agli studenti di poter lasciare un bigliettino oppure la possibilità di parlare con noi in modo anonimo. Siamo tutti studenti, conosciamo i problemi, ed è per questo motivo che dobbiamo aiutare e rendere l’esperienza universitaria sempre migliore.
Nel vostro programma elettorale, proponete di intensificare gli accordi con le strutture straniere. Quali criteri, secondo voi, andrebbero adottati per meglio individuare le strutture più adeguate?
Sulla base di quelle che sono state le esperienze degli studenti all’interno delle università straniere è facilmente comprensibile come sia nel nostro interesse quello di regolare al massimo lo scambio culturale e formativo.
Sul tema della sostenibilità ambientale, l’Ateneo ha adottato un nuovo sistema di raccolta differenziata e ha da poco iniziato la distribuzione delle borracce. Ritenete sia abbastanza? Cosa proponete a riguardo?
Pensiamo che si possa fare sempre di meglio. Abbiamo proposto l’inserimento delle borracce, degli erogatori d’acqua e penso che già questi siano stati grandi risultati, ma ciò non toglie che si possa sempre migliorare e che si possano fare nuove proposte.
Per la zona di F proponete tutta una serie di interventi per valorizzare spazio.
Una proposta che vogliamo avanzare è quella di una revisione delle strutture presenti sul Dipartimento: in particolare gli edifici F, F1, F2, F3; e una revisione delle strutture, ma soprattutto dei materiali che vengono utilizzati. Vogliamo proporre di incrementare la mobilità all’interno del Campus per gli spostamenti, e questo potrebbe andare a favorire anche i ragazzi con disabilità. La fermata a F esiste già ma non tutti i pullman la rispettano. Il punto in cui fermarsi è piccolo, quindi non possono sostare 7-8 pullman.
Per quanto riguarda il campus di Baronissi, ritenete vi siano degli interventi mirati che volete fare?
Le proposte del nostro programma elettorale sono state individuate in relazione al Campus di Fisciano, ma ci impegneremo affinché tutte le proposte non escludano il Campus di Baronissi.