“Questa città è un mortorio”. L’incubo peggiore di tutt3 l3 ragazz3 di provincia. Il traffico urbano, l’abitudine, la quotidianità spenta, la morte delle idee. Nelle città mortorio non c’è propulsione. Gli stessi volti, gli stessi nomi e cognomi, nello scorrere delle generazioni, sono habitué della memoria collettiva di un paese. Le ricorrenze locali un guilty pleasure per qualche chiacchiera su quanto i posti frequentati non siano mai cambiati. È la morte delle idee, un deserto creativo che nessunə vorrebbe attraversare. Cantierex, il nuovo collettivo giovanile nato a Mercato San Severino, nasce dall’esigenza di immaginare in una chiave nuova gli spazi della città, trasformando i luoghi più desolati in realtà accoglienti, libere, in cui ogni persona ha la possibilità di esprimersi e ascoltare i propri bisogni.
Al Cantierex, ogni artista ha la possibilità di creare qualcosa con i propri strumenti comunicativi. Ciò che accomuna chi partecipa al progetto, è la volontà di trasformare il proprio circostante, non arrendendosi all’idea che il luogo in cui si è cresciut3 non possa più cambiare. Il primo evento organizzato dal collettivo propone come forma d’espressione la parola e il corpo. Si terrà il 30 maggio presso l’anfiteatro del Boschetto di Mercato San Severino alle 19:00 la gara di Poetry Slam “Di-Versi Connessi”. L’idea fondante della manifestazione, è “parola, ritmo, rivoluzione”. Il Poetry Slam è una performance che fonde poesia, rap, teatro, narrazione, coinvolgendo il pubblico con un linguaggio esclusivo, estraneo ad ogni tipo di lirismo, dinamico e contemporaneo. L’immaginario di riferimento del Cantierex sono le Poetry Slam del creatore del genere Mark Kelly Smith, ex operaio e poeta, il primo ad immaginare una gara libera di artist3 nei posti più disparati.
Con Di-Versi Connessi, giovani poet3 popoleranno e riempiranno di parole territori in cui l’appiattimento culturale è spaesante per le persone più giovani e più desiderose di mettersi in gioco, che troveranno la possibilità di esibirsi senza subire il giudizio di una società estremamente performativa, affidandosi soltanto alla propria arte e alla comunità. Il 30 maggio una comunità di creativ3 sarà pronta per andare in scena.
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