Biblioteca: un’ora alla volta

Biblioteca: un’ora alla volta

14 Giugno 2022

Prima alle 14:00. Poi alle 15:00. Poi alle 16:00. E ora alle 17:00. Le biblioteche del campus di Fisciano ampliano il loro orario di un’ora alla volta. Senza, però, ancora raggiungere gli orari pre-pandemia.

Le biblioteche sono da mesi al centro dell’attenzione. Prima c’è stata la necessità di riaprire la Biblioteca Scientifica (che ha consentito l’accesso al pubblico soltanto ad ottobre), poi si è tentato di far fronte alla chiusura delle 14:00 delle strutture: le associazioni studentesche hanno messo a disposizione i propri spazi per consentire lo studio pomeridiano in ateneo. Alcune aule studio sono, a poco a poco, state riaperte. Le varie sollecitazioni di estensione oraria hanno prodotto esiti ad intermittenza: di tanto in tanto si comunicava l’estensione oraria delle strutture, ma sempre solo di un’ora.

Meno di un mese fa c’è stata l’ultima estensione: dalle 16:00 alle 17:00.

Resta, tuttavia, un dislivello rispetto al servizio offerto prima (08:30-18:30) ma soprattutto in relazione a quelle che erano le istanze della rappresentanza studentesca desiderosa di un’università più aperta.

Un’ora in più, purtroppo, non fa una grande differenza. Chi studia con abitudine all’università ha la necessità di farlo per un’intera mattinata, un intero pomeriggio o per un’intera giornata. Non soltanto qualche ora. Le difficoltà che si avvertivano prima (trovare un aula di pomeriggio quando le biblioteche chiudevano alle 14:00) non sono poi diverse da quelle che potrebbero esserci ora per chi ha l’ultimo pullman alle 18:30/19:00.

Perché chiudere le biblioteche ad un orario in cui i campus ospitano ancora attività formative come le lezioni, i laboratori, e le stesse strutture sportive? Chi studia, quindi, deve tornare prima a casa perché chiude la biblioteca?

Le strutture dovrebbero chiudere quando terminano tutte le attività nei campus, quando transitano le ultime corse degli ultimi pullman. Solo così si dà la reale possibilità a chi frequenta l’università, e ha la necessità di studiare in ateneo, di approfittare di ogni momento utile. 

Annaclaudia D’Errico